Ricercatori e Tecnologi: scatti di stipendio anticipati, la Cassazione apre le porte agli arretrati
- Studio Legale Golinelli

- 6 nov
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Recenti pronunce della Corte di Cassazione hanno segnato un'importante evoluzione nel riconoscimento dei diritti economici di Ricercatori e Tecnologi. I giudici hanno stabilito che il diritto alla fascia stipendiale superiore matura con un anno di anticipo rispetto a quanto sinora applicato dagli Enti di appartenenza.
Questa nuova interpretazione incide direttamente sulle progressioni economiche, introducendo un criterio diverso per il calcolo della maturazione del diritto al passaggio di fascia. Secondo la Corte, tale diritto si acquisisce dal primo giorno del mese in cui si raggiunge l’anzianità prevista, calcolata a partire dalla data di assunzione. Ciò significa che, ad esempio, il passaggio alla quarta fascia avviene al compimento del dodicesimo anno di servizio (anziché al tredicesimo) e la quinta fascia al sedicesimo anno (anziché al diciassettesimo). Questa lettura anticipa di un anno la maturazione della fascia successiva, riconoscendo altresì il diritto alle differenze retributive, alla rivalutazione degli arretrati e alla correzione dei contributi previdenziali e del trattamento di fine rapporto.
Tuttavia, è fondamentale sottolineare che, in assenza di una norma che estenda automaticamente tale interpretazione a tutto il personale, il pieno riconoscimento di questi diritti non avverrà d'ufficio. Gli Enti, infatti, non interverranno in mancanza di una specifica azione legale individuale.
Per evitare la perdita degli arretrati a causa della prescrizione quinquennale, risulta quindi necessario attivarsi tempestivamente. Il primo passo per tutelare tale diritto è l'invio di una lettera interruttiva della prescrizione al proprio Ente. Tale comunicazione è essenziale per il riconoscimento della fascia stipendiale spettante, il ricalcolo degli scatti di anzianità, il pagamento delle differenze economiche dovute, il corretto accantonamento contributivo e il blocco della prescrizione.
Si evidenzia che i termini di prescrizione sono di 5 anni per il riconoscimento giuridico ed economico, e di 10 anni per il riconoscimento giuridico. È pertanto consigliabile agire con sollecitudine per preservare i propri diritti.
Cosa fare ora
Se ritenete di rientrare in questa casistica, il nostro Studio è a disposizione per analizzare la vostra posizione.
Cosa possiamo fare per voi:
Verificare la vostra situazione contrattuale.
Assistenza per la compilazione e l'invio della "Lettera interruttiva" dei termini di prescrizione.
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